Il corso propone lo studio di strumenti metodologici e di strategie d’uso delle nuove tecnologie nello spettacolo multimediale a circuito aperto e chiuso (cinema e teatro).
Esaminando il linguaggio video nelle sue possibili declinazioni creative, dal progetto video monocanale alla videoperformance, nell’evoluzione degli spazi performativi, in ambienti strutturati e storicamente destinati alla performance, sarà evidenziata la connessione, già in fase di progettazione, tra opera video/virtuale e lo spazio, la relazione quindi, tra corpi materiali e immateriali.
Obiettivi formativi
Il corso, pensato come un percorso interdisciplinare, che tra teoria e pratica, esplora i confini al margine tra video, scena e narrazioni interattive, ha la scopo di ricostruire la storia delle narrazioni contemporanee, dalle premesse storiche, la Gesamtkunstwerk wagneriana, la nascita del cinema e l’invenzione del montaggio non lineare di Ejzenstejn, alle visionarie teorie di Antonin Artaud, che hanno generato, insieme ad altri fenomeni, quella che viene definita da Henry Jenkins Cultura Convergente. Ma com’è cambiato il modo di raccontare le storie rispetto alle origini del dramma? E perché questa simbiosi con lo spazio, questa esplosione del video dallo schermo che ruba alla scena il concetto classico di platea, generando nuovi linguaggi e nuove forme spettacolari?
In Expanded Cinema, nel 1970, Youngblood già parla di un cinema in modalità sinestetica, dove la tecnologia, diventando il nuovo paradigma per il linguaggio cinematografico, crea “esperienze cinematografiche” più che semplici film, nei quali è stretta la relazione tra il film, lo spazio e la struttura architettonica ospitante. Oggi i nuovi linguaggi digitali e post digitali, la “XR” Extended Reality, che raccoglie la Virtual Reality, l’Augmented Reality e la Mixed Reality, i concetti di ubiquitous computing e pervasive computing ci permettono, attraverso l’utilizzo di nuovi dispositivi come tablet e device, di scrivere storie che esplodono dallo schermo e diventano superficie, occupando lo spazio reale dello spettatore in un processo condiviso, interattivo e partecipato.
Saranno altresì analizzate le dinamiche tipiche della progettazione multimediale e delle più innovative “mediaturgie”, dentro lo schermo, fuori la scena, e in scena attraverso lo schermo, con lo studio teorico e la visione di opere di artisti che hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione di questi linguaggi che investono il campo dell’audiovisivo sperimentale e delle arti performative, nelle diverse declinazioni dello spettacolo dal vivo contemporaneo, dal videomapping alla software culture.
Obiettivo del corso è la ricerca di una metodologia di lavoro tra video e performance: lo spazio inteso come scena della rappresentazione e il rapporto con il corpo del performer/attore. Il corso è pensato come un percorso completo e ben articolato, le ore a disposizione saranno equamente distribuite tra lezioni teoriche frontali e la pratica, con l’integrazione di un laboratorio finalizzato alla progettazione e realizzazione di un’opera multimediale sul tema del corso, gli studenti saranno impegnati in tutto il processo di costruzione del film, dalla fase di preproduzione a quella di postproduzione e distribuzione finale.
Il lavoro ha pertanto lo scopo di formare gli allievi sotto un profilo multidisciplinare, di potenziare le capacità creative sulla crossmedialità delle nuove tecnologie digitali.
Contenuti del corso
- Premesse, prodromi, convergenze, sinestesie
- In principio fu la fine: la misteriosa scomparsa della parola e la nascita della regia
- Dirigere lo sguardo: la nascita del cinema
- Lo specchio, il video, il racconto. Narrazioni della soggettività nella videoarte
- Un caso a parte: Samuel Beckett, crossmedialità e drammaturgia dell’immagine
- Tecnoartisti, Storytellers e Artisti Totali
- Dalla postavanguardia degli anni Ottanta alla New Media Art
- La crossmedilità di Studio Azzurro tra videoambienti, ambienti sensibili, teatro e cinema
- Digital Storytelling e racconto interattivo
- Digital Storytelling ed Extended Reality
- Cryptoarte ed NFT
- Preproduzione, produzione e postproduzione dell’elaborato finale
Testi consigliati
Testi per l’esame (da concordare):
- A.Monteverdi, Leggere uno spettacolo multimediale. La nuova scena tra video mapping, interaction design e intelligenza artificiale, Audino Editore, 2020
- A.Monteverdi, A. Balzola, Le arti multimediali digitali, Storia, tecniche, linguaggi, etiche ed estetiche delle arti del nuovo millennio, Milano, Garzanti, 2°ediz 2007
Consigliati:
- P. Rosa, A. Balzola, L’arte fuori di sé, Feltrinelli, 2011
- H.Jenkins, Cultura Convergente, Apogeo Education, 2014
- S. Arcagni, Immersi nel Futuro, La realtà virtuale, nuova frontiera del cinema e della TV, Palermo University Press, 2020
- B. Di Marino, Nel Centro del Quadro Per una teoria dell’arte immersiva dal mito della caverna al VR, Aesthetica, 2021
- G.Youngblood, Expanded Cinema, Mediaversi, 2013
- S. Arcagni, Cinema Futuro, Nero Edizioni, 2021
- David N. Rodowick, Il cinema nell’era del virtuale, Olivares, Milano 2008
- P.P.Pasolini, Empirismo Eretico, Garzanti, 2015
- Barjavel, René, Cinema totale. Saggio sulle forme future del cinema, Editori Riuniti, Roma 2001.
- L. Manovich, Il linguaggio dei nuovi media, Edizioni Olivares, 2002
- Martini, Andrea (a cura di), Utopia e cinema. Cento anni di progetti e paradossi, Marsilio, Venezia 1994
- A.Amendola, Frammenti d’immagine. Scene, schermi, video per una sociologia della sperimentazione, Liguori, Mediologie, 2006
- S. Agosti, Breviaro di Cinema, Roma
- D. De Gaetano, Peter Greenaway. Film, video, videoinstallazioni, Lindau 2008
- Lanier, Jaron, L’alba del nuovo tutto. Il futuro della realtà virtuale, Il Saggiatore, Milano 2019
- Lischi, Sandra, Visioni elettroniche. L’oltre del cinema e l’arte del video, Biblioteca di Bianco & Nero, Roma 2001.
- M. Arena, Falso movimento. Laboratorio audiovisivo tra analogico e digitale, Acireale, Bonanno Editore, 2011
- A. Monteverdi, Nuovi media, nuovo teatro, Franco Angeli, Media Culture, 2011
- Robert Wilson o il teatro del tempo, a cura di Franco Quadri, Ubulibri, Milano 1999
- M. Borrelli e N. Savarese, Te@tri nella Rete, arti e tecniche dello spettacolo nell’era dei nuovi media, Roma, Carrocci, 2004
- A. Monteverdi, Il teatro di Robert Lepage, Pisa, Edizioni BFS, 2004
- Van den Dries Luk, Corpus Jan Fabre. Annotazioni su un processo di creazione Editore Ubulibri 2008