Sin dai primi dell’Ottocento il mondo dell’arte funzionava in modo relativamente semplice: l’artista creava, la critica giudicava e il pubblico fruiva.
Tutto è cambiato dal momento in cui sono entrate in campo le gallerie: il sistema è diventato un mercato e a mediare tra l’artista e il pubblico si sono aggiunte, alla figura del critico, quella del curatore e dell’esperto di comunicazione. Michele Citro e Andrea Guastella discuteranno di queste realtà sulla base della loro esperienza “sul campo” di critici, curatori ed esperti di comunicazione: ruoli che, come si vede, sono sovente sovrapponibili, ma vanno comunque compresi nei loro tratti peculiari.
Andrea Guastella
Dottore in Lettere Moderne, dottore di ricerca in Italianistica, cultore di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Catania, diplomato in Teoria e storia delle attività artistiche, titolare di Storia dell’arte nei Licei. È iscritto alle liste dei professionisti dei Beni culturali come storico dell’arte di I fascia ed esercita la professione di perito d’arte presso il Tribunale di Ragusa. Ha collaborato con svariate riviste d’arte e letteratura. Attualmente è redattore di “Segno”, editorialista di “segnonline.it”, per cui cura la rubrica dedicata al sistema dell’arte “Sistematica”, collaboratore di “ArtsLife”, per cui cura la rubrica “Progetto (s)cultura” e membro del comitato di redazione di “Autonomia Estetica”, rivista delle Cattedre di Estetica dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha studiato principalmente la poesia e l’arte italiana dell’Ottocento, del Novecento e contemporanea. Dal 2016 al 2018 ha coordinato e curato tutte le mostre svoltesi presso la Civica Raccolta Carmelo Cappello di Ragusa. Ha diretto e sceneggiato documentari e pubblicato decine di cataloghi, edizioni di testi e volumi di critica d’arte e letteraria. Ha curato convegni e mostre d’arte, tra cui, presso il Museo Riso di Palermo: la mostra Cenere (2019), l’antologica di Momò Calascibetta Il giardino delle delizie (2021); la mostra di Silvia Scaringella Senza Titolo (2022); la mostra di Rosa Mundi Forest Lux (2022), l’istallazione di Momò Calascibetta La Venere dei Guardoni (2022). Sempre nel 2022 è stato il curatore generale della rassegna de Le vie dei Tesori Ex Voto (Palermo, Quattro Canti), della mostra di scultura presso l’Acquario Romano-Casa dell’architettura Acquaria. Featuring The Sculpture Habitat, con lo Studio M’arte e, sempre con lo Studio M’arte, di una serie di eventi presso l’Acquario Romano per la Giornata Nazionale Giovani e Memoria. La rassegna Featuring The Sculpture Habitat è stata riproposta in una seconda edizione nell’estate del 2023. Sempre nell’estate 2023 ha curato con Michele Citro Onyria 2. Omaggio ai Pink Floyd presso palazzo Mezzacopo a Maiori e, con Natalia Gryniuk, la fiera d’arte Sicily Summer Art Expo presso il Museo della Cattedrale e il Castello di Donnafugata di Ragusa. Nel 2004 ha curato l’antologica di Rosa Mundi Il Giardino delle Vergini a Palazzo Branciforte a Palermo, la mostra La pelle del tempo di Danilo Quintarelli al Museo Bilotti di Roma, la collettiva Presepe Contemporaneo, con Michele Citro, presso la Reggia di Portici e, sempre con Michele Citro, Futurismi contemporanei. Da Boccioni a Guerriero presso Villa Valmarana a Venezia. L’ultima grande mostra, nell’ambito degli eventi del Padiglione Camerun per la sessantesima Biennale di Venezia, Futurismi contemporanei. Oltre i confini del tempo, curata con Michele Citro e comprendente sculture di Boccioni e, presso il Castello di Donnafugata di Ragusa, la rassegna di sculture Labyrinthus.
Michele Citro
Consegue la laurea magistrale in Filosofie della conoscenza: scienze, politica, comunicazione presso La Sapienza di Roma, svolgendo attività di ricerca presso La Sorbonne di Parigi, l’Harvard University di Boston e l’EHESS (École des Hautes Études en Sciences Sociales). Frutto di queste ricerche sono le pubblicazioni Riflettere storicamente la democrazia attraverso Marcel Gauchet (II volume della collana «Teoria Politica», Aracne 2014) e La libertà. Tra uomo e cittadino (collana «Laboratorio di politica», Aracne 2015). Ha tre Master, uno in Marketing Management, uno in Relazioni Pubbliche Internazionali ed uno nell’Insegnamento delle Materie Filosofiche e Umanistiche negli Istituti Secondari di II Grado: Metodologie Didattiche, nonché numerosi attestati nell’ambito della curatela e dell’editoria d’arte rilasciati da rinomate istituzioni come Palazzo Spinelli di Firenze e Fondazione MAXXI di Roma. Attualmente è presidente della «Paguro Edizioni» e docente di Marketing, Economia e GUI (Graphical User Interface) presso lo IUDAV-VHEI (Valletta Higher Education Institute). Si occupa attivamente di comunicazione e promozione aziendale ed organizzazione di eventi artistici e letterari in Italia e all’estero. Ha recentemente scritto e curato una serie di volumi per i tipi della Paguro Edizioni fra cui: CARTOONLIBRO. Una storia della letteratura attraverso il grande cinema d’animazione (2021), L’UX nei videogame. L’esperienza del videogiocatore attraverso teorie e pratiche di UI, GUI e HUD (2019/2020), Idrosofia. Filosofia, teologia e poetica dell’acqua (2019), Antimo Negri. Il filosofo del Vesuvio (2019) ed i cataloghi d’arte THE VIDEO GAME. How the Digital Revolution Changes Art. And Vice versa (2023), HOMODEUS. Il dilemma dell’Uomo-Dio (2022), Tra Inferno e Paradiso XX/21 (2021), Idilli cromatici. Omaggio a Leopardi a 200 anni dall’Infinito (2020), Lo spazio del tempo. Tra un attimo e l’eternità (2019), RADICI (2019) ed ESTASI (2018). Nel 2022 è stato ideatore e curatore della prima Biennale del Gattopardo di Palma di Montechiaro (Agrigento), che ha avuto grande successo di pubblico e critica. Nello stesso anno, ha curato eventi artistici a Palazzo Oneto di Sperlinga e Palazzo Costantino ai Quattro Canti di Palermo, al RAW (Rome Art Week), alla Venice Design Week — in concomitanza della LIX Esposizione internazionale d’arte di Venezia — e a Lecce, presso la dimora storica “Chiostro dei Domenicani”. Nel 2023 è stato l’ideatore e il curatore del progetto d’arte sociale «Raffaello visita le carceri di Salerno», con cui ha trasformato la sala teatro dell’Istituto Penitenziario “Brig. A. Caputo” di Salerno in un museo, vi ha allestito l’esposizione dell’enorme arazzo secentesco “Ananias et Saphira” realizzato su cartone di Raffaello Sanzio, ed ha formato un gruppo misto di detenuti e detenute a diventarne guide. Nello stesso anno ha curato ed ideato ONYRIA. Surrealismo di ordinaria contemporaneità e Presepe Contemporaneo presso il MUSA — Musei della Reggi di Portici (Napoli); e ONYRIA 2. Omaggio ai Pink Floyd, presso Palazzo Mezzacapo nella città di Maiori Costa d’Amalfi. Nel 2024 cura con il collega Andrea Guastella “Futurismi Contemporanei. Da Boccioni a Guerriero” a Villa Valmarana sul Brenta e “Futurismi Contemporanei: oltre i confini del tempo” a Palazzo Donà dalle Rose a Venezia nell’ambito della 60^ Biennale.