All’interno di una definizione sempre più estesa del panorama della nuova ricerca artistica contemporanea, che vede l’estensione dell’opera all’ambiente che l’accoglie, sembra vieppiù necessario prendere coscienza e consapevolezza di queste nuove pratiche relazionali.
Premessa
In continuità con le attività di ricerca e sviluppo della didattica, intraprese dalla cattedra di Stile Storia dell’arte e del costume dal Prof. Francolini Marcello, durante l’anno accademico 2020-2021 e 2022-2023 con il progetto Incontri con l’artista, si propone il workshop dal titolo “ambientare l’esperienza” in collaborazione con Spazio Taverna di Roma, realtà innovativa nel campo della re-definizione del rapporto tra l’opera e lo spettatore, alla luce delle attuali trasformazioni dei processi di costruzione adottati dagli artisti. Con la presenza del Critico d’arte, di Chiara Fama, Ludovico Pratesi, responsabile della programmazione espositiva di Spazio Taverna, e con la presenza di Marco Bassan, gli allievi dell’ABARC, intraprenderanno un processo di ridefinizione e costruzione di un’opera intesa come “esperienza”, cercando di estendere il discorso alla dimensione ambientale, relazionale e partecipativa allargando così il rapporto artista-pubblico e opera-fruitore.
Concept
All’interno di una definizione sempre più estesa del panorama della nuova ricerca artistica contemporanea, che vede l’estensione dell’opera all’ambiente che l’accoglie, sembra vieppiù necessario prendere coscienza e consapevolezza di queste nuove pratiche relazionali. In continuità con la ricerca avviata da questa cattedra di Storia dell’Arte e gli allievi dell’ABARC, verso un tentativo di colmare le distanze tra il mondo della formazione e quella della professione nel mondo dell’arte, nasce l’idea del progetto di Workshop dal titolo “ambientare l’esperienza”, che si propone di spostare all’interno dell’Accademia, Spazio Taverna e la sua funzione di promozione e costruzione di “esperienze”, al fine di costruire un intervento con gli allievi dell’ABARC. L’intervento poi documentato, resterà in forma video sul canale ufficiale di Spazio Taverna, garantendo così una grande visibilità del progetto. Una pratica attuale porta con sé anche la ridefinizione della sua fruizione. Un’opera temporale deve anche essere sapientemente documenta, questione per cui sarà indispensabile la presenza degli allievi del corso di Nuove Tecnologie per l’Arte (NTA), durante l’esperienza di workshop, in cui si discuterà anche del modo di filmare l’opera, giacché ci si dovrà attenere alla linea editoriale di tutti i prodotti-video che compongono l’archivio delle “serate esperienziali” costruite in questo primo biennio di attività, da questa innovativa realtà romana.
Obiettivi e finalità
Gli obbiettivi sono quelli di ricreare un’esperienza concreta di produzione di un’opera d’arte da intendersi come esperienza complessa e allargata all’ambiente e alla partecipazione diretta dell’allievo-artista. Ciò permette di aumentare l’ambito didattico al doppio principio di concetto/competenza dando così l’occasione con il lavoro pratico, di trasformare, nell’immediato, le informazioni in “saper fare”.
Le finalità sono esplicabili a più gradi di interesse. Condurre l’allievo verso una consapevolezza maggiore nei riguardi dei nuovi processi artistici e delle nuove ricerche in atto nel contemporaneo, sia in riguardo agli artisti, sia nei riguardi di critici e curatori nell’organizzazione di progetti espositivi innovativi e atti al presente. In un senso più particolare, tale esperienza sarà fatta ospitando una realtà innovativa che concretamente lavora nella ridefinizione del ruolo dell’artista e dell’opera con personalità eminenti del mondo dell’arte contemporanea, dagli artisti, le gallerie, i curatori.
Ma ancora di più, quest’esperienza troverà anche modo di divenire un prodotto-video ed essere accolta nell’archivio di Spazio Taverna, restando come documentazione concreta e diretta dell’esperienza reggina, trovando così un posizionamento nazionale.
Calendario
Mercoledì 24 maggio
– Ore 16:00 – 19:00 : Incontro con Marco Bassan, Curatore di Spazio Taverna
Si affronteranno i principi teorici della costruzione dell’esperienza:
• Che cos’è un’atmosfera
• Rapporto con i luoghi
• Rapporto con il pubblico
• Regole dell’esperienza
Giovedì 25 maggio
– Ore 9:00 – 11:00: Presentazione generale a tutti gli allievi dell’Accademia, del progetto Spazio Taverna, alla presenza del curatore Marco Bassan e il Direttore Ludovico Pratesi.
Verranno analizzate le esperienze realizzate fino ad oggi a Spazio Taverna, anche attraverso la presentazione di Metodo Taverna, una pubblicazione dei principi filosofici del progetto.
Verrà discussa l’idea progettuale dell’esperienza da realizzare.
– Ore 11:00 – 19:00: Costruzione dell’ambiente dell’opera
Venerdì 26 maggio
– Ore 9:00 – 12:00: Svolgimento dell’esperienza. Qui gli allievi, i professori tutti, saranno invitati come pubblico, a entrare e a vivere l’esperienza.
– Ore 12:00– 15:00: Conclusione dei lavori con un incontro finale aperto per discorrere sui risultati raggiunti.
Per approfondire
Comunicato stampa
Spazio Taverna
È un progetto promosso da EIIS (European Institute for Innovation and Sustainability), sotto la direzione artistica di Ludovico Pratesi e la curatela di Marco Bassan, che ha come obiettivo l’incontro tra creatività e innovazione, ma soprattutto la finalità di ridefinire un nuovo rapporto con l’opera inteso come esperienza. Le esperienze sono eventi unici, immersivi, dove si incontrano mondi diversi all’insegna dell’accoglienza, per accorciare la distanza tra artista, opera, spazio e visitatore. Uno spazio-tempo dinamico, multidisciplinare e aperto ai flussi di narrazioni contemporanee. Un luogo in cui si generano nuove visioni e una filosofia della creatività come chiave per comprendere il mondo di oggi e di domani, con strumenti e cartografie utili per muoversi a proprio agio nelle imprevedibili geografie del XXI secolo. In appena due anni, Spazio Taverna ha già visto la partecipazione, di importanti artisti e istituzioni nazionali e internazionali come: Anish Kapoor, Galleria Continua, Silvia Giambrone, Francesco Arena, Eugenio Tibaldi, Quadriennale di Roma, Gian Maria Tosatti, Mattatoio di Roma – Angel Moya Garcia, Macro – Luca Lo Pinto, Giulia Cenci e tanti altri.