Graphic design 1

“(ingl. graphic design). In quanto progetto si tratta di un’attività tecnica e intellettuale finalizzata al raggiungimento di un obiettivo (e non di art pour l’art). Ciò che viene progettato è l’insieme degli artefatti comunicativi. […] In altre parole il progetto grafico detiene la responsabilità della configurazione (cioè dell’attribuzione di una struttura, di una forma e delle relative qualità estesiche) a tutti i sistemi e a tutti i messaggi che materializzano (anche in modo eidomatico) l’insieme dei rapporti che intercorrono fra gli attori sociali.”
Giovanni Anceschi, Progetto Grafico, 2003

La disciplina del graphic design si muove all’interno di un territorio transdisciplinare ampio e multiforme, che va dalla grafica tradizionale sino alle nuove frontiere dei media digitali, sposando mestieri tradizionali e nuove tecnologie espressive, attraverso l’esplorazione che indaga l’iconografia e l’iconologia dei segni.
Ma cosa è diventata oggi la professione del graphic designer? Secondo Lussu, la strada è quella di allenare lo sguardo verso una progettualità sistemica, ovvero di perseguire un processo critico analitico che è il risultato una riflessione sull’arbitrarietà dei segni, all’interno del poliedrico mondo reale e virtuale del visual.

Obiettivi formativi

La citazione delinea l’obiettivo prioritario della disciplina del graphic design, in cui il progetto è la risultante della sommatoria dei riferimenti teorici, metodologici, degli strumenti tecnici, secondo un processo articolato e interdisciplinare nel campo dell’identità visiva al servizio di imprese, di istituzioni o di beni culturali. La didattica del Triennio introduce attraverso attività grafiche e riflessioni teoriche, ovvero affronta secondo un percorso graduale di consapevolezza all’interno del visual.
La didattica si alterna tra l’attività laboratoriale individuale insieme a momenti di riflessione collettiva e i contributi teorici.
La parte laboratoriale riguarda più tipologie di esercizi, alcuni puramente concettuali, altri secondo un tema assegnato. I primi, sono gli esercizi di basic design che hanno lo scopo di sperimentare in maniera elementare tutte le complessità e le implicazioni progettuali del visual; i secondi, invece sono progetti su un tema reale, pertanto ci si confronta con le peculiarità e la complessità del contesto assegnato.
La parte teorica della didattica si sofferma sulle riflessioni della disciplina, sull’analisi critica di casi studio rilevanti del panorama nazionale e internazionale, moderni e contemporanei, nei quali si prova a ricostruire il contesto, a descrivere il processo progettuale e i risultati ottenuti, proprio per delineare una metodologia progettuale, con un focus sugli strumenti culturali, analitici e tecnologici adottati nella gestione del progetto. Il corso mira a fornire al graphic designer le competenze che lo portino ad essere un progettista della comunicazione visiva che si muove prevalentemente all’interno delle specificità della virtualità e della multimedialità, integrando grafica, media digitali in relazione alla componente topologica contemporanea dei luoghi e dei non-luoghi, in questo senso la tecnologia non è uno strumento, ma un mondo a cui attingere per intercettare nuove frontiere comunicative.

Contenuti del corso
  • Il Bauhaus, Ulm e la Scuola Svizzera;
  • Storia, tecnica, ed evoluzione dei caratteri tipografici;
  • Il design della comunicazione visiva, ambiti, storia;
  • Lezioni monografiche e tematiche su casi studio:
  • Casi studio trattati (autori): Bob Noorda, M. Vignelli, A.G. Fronzoni, Albert, W. Crouwel, G. Pintori, F. Grignani, M. Vignelli;
  • Il progetto di design della comunicazione, ricerche e sperimentazioni contemporanee;
  • Lezioni monografiche e tematiche su casi studio:
  • Casi studio trattati (autori): L. Sonnoli, P. Apeloig, M. Bubbico, F. Franchi, B. Monguzzi, R. Baur;
  • Casi studio trattati (studi): Pentagram, Total design, Voiture 14, Dumbar, Hey, Studio Fm, Tassinari – Vetta
  • Il sistema d’identità visiva per imprese e per enti culturali attraverso la lettura critica di progetti europei;

Esercizi
Esercitazioni di basic design;
Progettazione grafica su un tema connesso al territorio e impaginazione di un piccolo artefatto grafico;
Progettazione di un sistema di identità̀ visiva di un evento sul territorio.

Testi consigliati
  • Sergio Polano, Pierpaolo Vetta, Abecedario la grafica del Novecento, Electa, Milano 2002
  • Daniele Baroni, Maurizio Vitta, Storia del Design Grafico, Longanesi, Milano 2003
  • Ellen Lupton (ed. italiana a cura di Marco Brazzali e Remigio Decarli), Caratteri, testo, gabbia. Guida critica alla progettazione grafica, Zanichelli, Bologna, 2010
  • Riccardo Falcinelli, Filosofia del graphic design, Torino 2022
  • New Basic, ne “Il Verri”, n°43, giugno 2010

Durante il corso verranno forniti articoli di materiali non reperibili insieme a una sitografia e contributi video per approfondimenti.

Materiale didattico, tecniche e tecnologie usate

Cartoncini, cutter, scanner, plotter, il pacchetto Adobe: InDesign, Photoshop, Illustrator, Acrobat.